Tumore al testicolo
I testicoli fanno parte del sistema riproduttivo maschile. Questi organi sono 2, nei maschi adulti normalmente sono un po’ più piccoli di una pallina da golf e sono contenuti all’interno dello scroto. I testicoli hanno 2 funzioni principali: producono gli ormoni maschili (androgeni) come il testosterone e producono gli spermatozoi, le cellule maschili necessari per fecondare una cellula uovo femminile.
I Sintomi del Tumore al Testicolo
Gli uomini dovrebbero consultare un urologo all’insorgere di almeno uno dei seguenti sintomi:
- Gonfiore o nodulo indolore a un testicolo
- Dolore sordo nel basso addome, alla schiena, o all’inguine
- Dolore o disagio nello scroto o nel testicolo
- Sensazione di pesantezza dello scroto
- Raccolta improvvisa di liquido nello scroto.
Fattori di rischio del tumore al testicolo sono:
- Testicolo non completamente sceso nella sacca scrotale o ritenuto (criptorchidismo)
- Anomalie congenite dei testicoli, dei reni o del pene
- Storia di cancro ai testicoli (potrebbero sviluppare il cancro nell’altro)
- Familiarità genetica: un fratello o il padre ha avuto questa patologia
Diagnosi
1) Marcatori tumorali ematici: alfa-fetoproteina (AFP), beta-gonadotropina corionica umana (b HCG), e lattato deidrogenasi (LDH) possono suggerire la presenza di un tumore testicolare.
2) Ecografia scrotale: può mostrare la presenza e le dimensioni di una massa nel testicolo. E ‘utile anche per escludere altre condizioni, come gonfiore a causa di un’infezione o di una raccolta di liquido non correlata al cancro.
3)Risonanza Magnetica: per valutare più approfonditamente l’entità e l’estensione locale della malattia.
Orchifunilectomia
L’orchifunilectomia è un intervento che si esegue per via inguinale tramite un’incisione di circa 5 cm e consiste nell’asportazione del testicolo e del funicolo spermatico. Al termine dell’intervento, qualora il paziente lo richieda, può essere posta una protesi testicolare in silicone a sostituire il testicolo malato e a occupare lo spazio residuo.
Non esistono metodiche alternative, né per la diagnosi, né per la terapia, in grado di assicurare risultati a lungo termine (>10 aa) superiori a quelli ottenibili con l’orchifunilectomia a cielo aperto. L’intervento si esegue in anestesia spinale/peridurale o generale.
Subito dopo l’intervento, il paziente tornerà in stanza col catetere vescicale senza drenaggi, con accesso venoso per l’infusione di liquidi o terapie. Rimarrà a letto fino al giorno dopo, quando verra’ dimesso